Cos’è la pressione oculare e perché è importante

La pressione oculare, o pressione intraoculare (PIO), è una delle principali misure che riflette lo stato di salute dell’occhio. Si tratta della forza esercitata dall’umore acqueo, un liquido che riempie le camere anteriori dell’occhio, contro le pareti del bulbo oculare. Mantenere la pressione entro limiti normali è fondamentale: valori troppo elevati o troppo bassi possono compromettere la funzionalità visiva, provocando danni spesso irreversibili, soprattutto nei soggetti adulti con problemi alla vista.

Il valore considerato normale va indicativamente tra i 10 e i 21 mmHg (millimetri di mercurio), ma può variare leggermente da persona a persona. Una pressione oculare elevata non sempre produce sintomi evidenti, ma è un fattore di rischio primario per il glaucoma, una patologia che può portare a una riduzione progressiva della vista e persino alla cecità se non trattata per tempo.

Pressione oculare alta: cosa comporta e come riconoscerla

L’innalzamento della pressione intraoculare può avvenire in modo silenzioso, senza segnali distintivi, ma in alcuni casi possono presentarsi sintomi tra cui:

    • Vista annebbiata o offuscata, soprattutto nelle ore serali
    • Mal di testa localizzato nella zona frontale o perioculare
    • Dolore o fastidio agli occhi, specie durante la lettura o l’uso prolungato di schermi
    • Occhio rosso, nelle forme più acute con ipertensione improvvisa

Molti pazienti, soprattutto sopra i 60 anni o con patologie come diabete o ipertensione arteriosa, rischiano di non accorgersi subito del problema. Per questo motivo, è raccomandato un controllo almeno annuale dal proprio oculista. Una nota del Ministero della Salute sottolinea l’importanza dello screening regolare per il glaucoma negli over 50, anche in assenza di sintomi.

Conseguenze di una pressione oculare non trattata

L’eccesso di pressione interna danneggia progressivamente il nervo ottico, struttura fondamentale per il trasporto delle immagini al cervello. Il primo segnale di un possibile danno è spesso un campo visivo ridotto. Ciò significa che, pur vedendo bene al centro, si perde lentamente la capacità di percepire ciò che accade ai lati. Il paziente se ne accorge tardi, magari quando inciampa frequentemente o ha difficoltà nella guida serale.

In assenza di trattamento, il rischio è l’insorgenza del glaucoma cronico ad angolo aperto, la forma più comune, che può portare anche a cecità. Va specificato che una pressione oculare alta non è sinonimo automatico di glaucoma, ma il monitoraggio costante è l’unico modo per prevenire danni permanenti.

Al contrario, una pressione oculare troppo bassa può essere segno di altre patologie, come uveiti croniche, distrofie retiniche o complicanze post-chirurgiche, e può anch’essa causare un abbassamento della vista.

Come si misura la pressione intraoculare

Per verificarla si usa un esame chiamato tonometria, eseguito durante una normale visita oculistica. Esistono vari metodi:

    1. Tonometria a soffio: non invasiva, produce un lieve getto d’aria sull’occhio
    2. Tonometria ad applanazione Goldmann: considerata il gold standard, richiede l’uso di un collirio anestetico

La procedura è rapida, indolore e consente all’oculista di ottenere misurazioni precise. È consigliato misurare la pressione a orari diversi durante la giornata poiché può variare fisiologicamente.

Fattori di rischio e persone più esposte

Ci sono diverse condizioni che aumentano il rischio di sviluppare problemi legati alla pressione oculare:

Età superiore ai 60 anni. Presenza di patologie sistemiche (diabete, ipertensione arteriosa). Storia familiare di glaucoma. Trauma oculare. Uso prolungato di corticosteroidi, anche sotto forma di colliri.

Chi presenta uno o più di questi fattori dovrebbe sottoporsi regolarmente a controlli oculistici completi, compresi quelli per misurare la pressione oculare.

Trattamenti e soluzioni per la pressione oculare alta

Intervenire tempestivamente può salvare la vista. I principali approcci terapeutici comprendono:

1. Colliri per pressione oculare

Si tratta della prima linea di terapia. Contengono principi attivi che aiutano a ridurre la produzione di umore acqueo o ne facilitano il deflusso (ad esempio prostaglandine, beta-bloccanti, inibitori dell’anidrasi carbonica). La scelta del prodotto va fatta dal medico, in base al quadro clinico e alla tollerabilità del paziente.

2. Terapia laser

In caso di resistenza ai farmaci o necessità di controllo più stabile, si può ricorrere a trattamenti laser minimamente invasivi, come la trabeculoplastica selettiva (SLT). Per approfondire, consultare la scheda sul glaucoma dell’American Academy of Ophthalmology.

3. Chirurgia filtrante

Nei casi più avanzati, l’intervento chirurgico può creare una nuova via di deflusso per l’umore acqueo. È consigliato quando le altre soluzioni non garantiscono un controllo adeguato della pressione.

Pressione oculare e qualità della vita

Gestire correttamente la pressione intraoculare è decisivo per preservare non solo la vista, ma anche l’autonomia nelle attività quotidiane. Per una persona adulta con deficit visivo, la perdita dei margini laterali del campo visivo può impedire attività importanti come la guida, il riconoscimento di volti o la lettura prolungata.

È utile mantenere uno stile di vita sano: ridurre lo stress, evitare fumo e abuso di alcol, praticare attività fisica moderata e mantenere una buona idratazione sono elementi che contribuiscono al benessere oculare generale.

Monitoraggio costante: consigli pratici

Per chi ha già ricevuto una diagnosi oppure si trova in condizione di rischio, ecco alcune indicazioni operative:

Effettua visite oculistiche una o due volte l’anno. Assumi i colliri seguendo con precisione la prescrizione medica. Prendi nota giornaliera di eventuali sintomi come fastidio o sensazione di pesantezza all’occhio. Informa l’oculista su eventuali farmaci sistemici che stai assumendo.

Strumenti di supporto visivo (come filtri ottici, occhiali con lenti polarizzate o ingranditori digitali) possono aiutare a compensare i deficit eventualmente già presenti. Diverse associazioni italiane offrono consulenza e formazione specifica per pazienti ipovedenti.

L’importanza di una diagnosi precoce

Oggi la pressione oculare è tra i parametri più facilmente monitorabili nei centri oculistici. Un intervento precoce può arrestare o rallentare significativamente il decorso delle patologie oculari collegate, in particolare per chi già convive con problematiche visive. In un’epoca in cui l’invecchiamento della popolazione è in costante crescita, prendersi cura della salute oculare diventa un’azione di prevenzione fondamentale.