QUANTE FORME DI DMLE ESISTONO?

Esiste una forma iniziale che non comporta importanti alterazioni visive ma che può evolvere in due forme avanzate seriamente invalidanti.
Possiamo avere, quindi, una maculopatia secca ed una umida. La prima evolve lentamente verso l’atrofia, l’assottigliamento e la perdita di funzione della macula. La forma umida è detta essudativa perchè si manifesta bruscamente con la fuoriuscita di sangue e liquido da capillari anomali neoformati.

QUALI SONO LE CAUSE

image025A parte possibili influenze di difetti genici si sa oggi che una delle cause principali è costituita dal progredire dell’età e dall’invecchiamento dei tessuti della retina, dal deposito di pigmento nella macula stessa o dalla combinazione di tutte queste cause. Infatti, anche se la luce è fondamentale per la visione, essa, in alcune situazioni, può deteriorare la macula. Quando i raggi ultravioletti (UV) penetrano nell’occhio e interagiscono con l’ossigeno si formano delle molecole particolarmente aggressive, denominate radicali liberi, che danneggiano alcune importanti cellule della macula. Dalle cellule danneggiate si producono materiali residui che si accumulano nello spessore della macula stessa, formando dei cumuli giallastri chiamati drusen che interferiscono con un corretto scambio di sostanza nutritive. Un ulteriore aggravamento porta alla maculopatia secca in cui il difetto di nutrimento è tale da far atrofizzare la retina in modo irreversibile. Nella forma umida, invece, si assiste alla crescita di nuovi vasi forse nel tentativo di migliorare la situazione. Purtroppo questi, per loro fragilità, si rompono provocando edema ed emorragie, causando così un danno improvviso alla macula.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA DMLE?

I principali sintomi sono costituiti da:

  • Visione distorta
  • Visione distorta od offuscata (soprattutto al centro delle immagini)
  • Le linee diritte appaiono ondulate
  • Gli oggetti possono apparire falsati nella forma e/o nelle dimensioni
  • I colori possono apparire poco nitidi o imprecisi
  • Per la lettura è richiesta più luce che in passato o risultano mancanti singole lettere di una parola
  • Comparsa di un’area scura o vuota al centro della visione.

SI PUO’ PREVENIRE LA DMLE?

Non esistono metodi per prevenire la DMLE ma esistono degli accorgimenti che aiutano a diminuirne il rischio di insorgenza. Si deve evitare il fumo, non esporsi a luce solare intensa ed impiegare dei validi occhiali da sole, utilizzare diete multivariate ricche di antiossidanti e, soprattutto, dopo i 40-50 anni di età, sottoporsi a controlli medici periodici, in particolare se in famiglia risultano persone che hanno sviluppato DMLE.Nel primo caso i piccoli vasi della retina diventano, a causa della malattia, permeabili, deboli e fragili per cui tendono facilmente a rompersi formando piccoli sanguinamenti (emorragie). La fuoriuscita di plasma dai vasellini indeboliti comporta un rigonfiamento, un ispessimento della retina che è detto edema. L’edema della macula si associa ad un importante disturbo visivo.
Le gravi alterazione della circolazione della retina che si manifestano nella fase tardiva portano ad una carenza di ossigeno in questo distretto e alla formazione di aree ischemiche cioè poco irrorate dal sangue. Per mantenere la circolazione efficiente la retina sviluppa al suo interno nuovi vasellini. Questi purtroppo sono molto fragili e si rompono facilmente provocando emorragie che possono diffondersi al corpo vitreo determinando alla lunga un possibile distacco di retina.
Un’altra grave complicanza è il glaucoma neovascolare che comporta un forte sintomatologia dolorosa oltre che una grave perdita funzionale.

QUANTO VELOCE PROGREDISCE LA DMLE?

La forma secca ha generalmente uno sviluppo molto lento, nel corso di anni. La forma umida è invece più grave e ha un decorso più veloce.

GLI OCCHIALI POSSONO FAR RECUPERARE LA VISTA?

Una volta che il danno si è instaurato i comuni occhiali non sono più in grado di ripristinare la vista perduta.

CI SONO DEI TESTS PER FARE DIAGNOSI DI DMLE?

Esistono diversi esami mirati a fare la corretta diagnosi di DMLE e ad individuare lo stadio di avanzamento in cui la malattia si trova. Uno dei primi esami è l’esame oftalmoscopico. Con l’aiuto di un apposito strumento, senza che le crei dolore alcuno, il suo Oculista esaminerà il fondo dell’occhio e la macula. Se lo riterrà opportuno potrà anche fare un esame angiografico che studia la circolazione dell’occhio grazie ad alcuni coloranti (vedi anche pag. 14). Servirà a mettere in evidenza se si sono formati dei nuovi vasellini e a valutare se e quando essi dovranno essere trattati.
Un esame molto utile, che potrà ripetere anche a casa, è il Test con Reticolo di Amsler (vedi figura e relative istruzioni per l’uso). Il test servirà in particolare a studiare, oltre che lo stato della compromissione visiva, anche la progressione della degenerazione maculare.
Il test di Amsler non sostituisce in alcun caso la visita dell’Oculista.

PERDERO’ COMPLETAMENTE LA VISTA?

La perdita della vista potrà anche proseguire, pur se lentamente, ma solo la visione centrale verrà compromessa, mentre i contorni del punto fissato saranno ancora visibili, pur se sfocati.

LA DMLE PUÒ ESSERE CURATA?

Per la forma secca di DMLE non esiste ancora una terapia specifica, recenti studi hanno dimostrato l’utilità dell’impiego di preparati vitaminici ed antiossidanti nel rallentare l’evoluzione che è generalmente lenta negli anni.
Per la forma umida esistono invece due tipi di terapia: la fotocoagulazione (bruciatura) mediante laser e l’innovativa terapia fotodinamica (PDT). Utili sono anche delle iniezioni intraoculari di farmaci attivi sui processi essudativi. Tutte queste metodiche non possono essere effettuate in tutti i casi e, pertanto, richiedono una valutazione di un esperto.
Sono procedure efficaci specialmente nel limitare il peggioramento della malattia e, per questo, devono essere eseguite più tempestivamente possibile.

I FARMACI PROTEGGONO DAI DANNI DELL’ETÀ?

Una dieta ricca di antiossidanti può rallentare il decorso della DMLE o contribuire a ritardarne l’insorgenza. Si è scoperto che la Luteina e la Zeaxantina sono in grado di proteggere il tessuto maculare dall’attacco dei radicali liberi e dai raggi ultravioletti. Si tratta di due importanti Carotenoidi naturalmente presenti nella macula dove si depositano elettivamente dopo assunzione con la dieta. Nella tabella in basso sono riportati gli alimenti maggiormente ricchi di tali sostanze. Anche altri antiossidanti come la Vitamina E, le Proantocianidine oligomeriche (Flavonoidi), la Rutina, i Carotenoidi, l’Acido Lipoico, lo Zinco, gli estratti di varie piante (come Ginkgo biloba, ecc.) sono in grado di esercitare un buon effetto protettivo verso i radicali liberi e quindi proteggere i tessuti della retina dal danno ossidativo.