Perché la pressione oculare è fondamentale per la salute visiva

La pressione oculare, conosciuta anche come pressione intraoculare (PIO), è un elemento essenziale per mantenere l’equilibrio funzionale dell’occhio. Un livello anomalo di pressione può danneggiare il nervo ottico, aumentando il rischio di sviluppare condizioni come il glaucoma, una delle principali cause di cecità nei Paesi occidentali.

Nei soggetti adulti, soprattutto dai 40 anni in su o con familiarità per patologie oculari, prestare attenzione ai valori della pressione oculare è cruciale per prevenire danni potenzialmente irreversibili alla vista. Capire quali sono le cause più comuni dell’alterazione di questa pressione, imparare a riconoscere i segnali e adottare strumenti terapeutici tempestivi può fare la differenza.

Valori normali e alterati della pressione intraoculare

La pressione intraoculare è misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e i valori ritenuti normali si situano generalmente tra i 10 e i 21 mmHg. Quando la pressione supera i 21 mmHg, si parla di ipertensione oculare, una condizione che richiede attenzione anche in assenza di sintomi.

Una pressione oculare elevata non indica necessariamente glaucoma, ma rappresenta uno dei principali fattori di rischio. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia), fino al 50% delle persone con glaucoma non sa di averlo, proprio perché l’ipertensione oculare può evolvere in modo asintomatico.

Le cause più comuni di pressione oculare alta

Una variazione significativa della pressione oculare può essere dovuta a molteplici fattori. Comprendere le cause aiuta a ridurre il rischio e ad affrontare il problema con tempestività.

Alterazioni nella produzione o nel deflusso dell’umore acqueo

L’umore acqueo è il fluido trasparente che circola nella parte anteriore dell’occhio. Quando la sua produzione eccede le capacità di drenaggio (soprattutto attraverso il trabecolato e il canale di Schlemm), la pressione all’interno dell’occhio aumenta.

Predisposizione genetica

Esiste una forte componente ereditaria: se un familiare stretto ha sofferto di ipertensione oculare o glaucoma, il rischio personale è significativamente più alto.

L’uso prolungato di alcuni farmaci

Steroidici, come i corticosteroidi topici per trattamenti dermatologici o respiratori, possono indurre un aumento della PIO se usati a lungo senza controllo oculistico.

Traumi oculari

I traumi contusivi o perforanti possono alterare la struttura di drenaggio dell’occhio, provocando un aumento della pressione anche a distanza di tempo dall’incidente.

Condizioni mediche sistemiche

Malattie come il diabete, l’ipertensione arteriosa o problematiche tiroidee possono interferire con la regolazione della pressione oculare o aumentare la suscettibilità a squilibri.

Segnali da monitorare: quando la vista lancia un allarme

Uno degli aspetti più critici della pressione oculare alterata è la sua tendenza a manifestarsi in modo silente. Tuttavia, ci sono alcuni sintomi potenziali che non andrebbero mai ignorati.

    • Visione sfocata o a tunnel, specialmente ai margini del campo visivo
    • Dolore oculare, anche lieve ma persistente
    • Rossore dell’occhio non collegato a congiuntiviti o allergie
    • Sensazione di pressione interna o peso attorno all’occhio
    • Aloni colorati intorno alle luci, soprattutto di notte

In alcuni casi, l’ipertensione oculare può essere scoperta solo durante una visita oculistica standard. Per questo motivo, è importante effettuare controlli periodici, specialmente dopo i 50 anni o prima se si hanno fattori di rischio.

Diagnosi e test per la misurazione della pressione oculare

La misurazione della PIO avviene principalmente attraverso la tonometria, un esame rapido e indolore. La tonometria a soffio è la più comune nei controlli di routine, ma esistono anche metodi a contatto come il tonometro di Goldmann, considerato il più preciso e utilizzato nei centri specialistici.

La valutazione completa prevede anche esami del campo visivo, esame del nervo ottico con OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) e pachimetria corneale, utile per interpretare meglio i valori pressori falsati da cornee molto sottili o spesse.

Possibili soluzioni e trattamenti efficaci

Il trattamento della pressione oculare elevata dipende dalla causa scatenante, dalla gravità e dal rischio individuale di evoluzione in glaucoma. Interventi tempestivi possono evitare danni permanenti.

Terapie farmacologiche

Le gocce oculari rappresentano la prima linea di trattamento. Farmaci come le prostaglandine, i beta-bloccanti o gli inibitori dell’anidrasi carbonica riducono la pressione migliorando il deflusso o abbassando la produzione di umore acqueo. L’aderenza alla terapia è fondamentale per la sua efficacia.

Trattamenti laser

In alcuni casi, come l’inefficacia dei colliri o scarsa tolleranza ai farmaci, si ricorre a trattamenti laser selettivi, tra cui trabeculoplastica laser selettiva (SLT) per aumentare il drenaggio dell’umore acqueo in pazienti con glaucoma ad angolo aperto.

Interventi chirurgici

In situazioni più gravi, o quando le opzioni precedenti non bastano, si può intervenire chirurgicamente con tecniche come la trabeculectomia o l’impianto di dispositivi drenanti. Si tratta di soluzioni invasive ma efficaci, da valutare caso per caso.

Prevenzione: stili di vita e controlli periodici

La prevenzione gioca un ruolo decisivo, soprattutto perché molti fattori di rischio possono essere gestiti con scelte consapevoli. Ecco alcune strategie di prevenzione efficace:

    1. Mantenere sotto controllo patologie sistemiche come diabete e ipertensione
    2. Limitare o monitorare l’assunzione di farmaci corticosteroidi
    3. Proteggersi da traumi oculari (uso di occhiali protettivi in attività a rischio)
    4. Seguire una dieta ricca di antiossidanti (es. verdure a foglia verde, omega 3)
    5. Sottoporsi a visite oculistiche regolari con misurazione della PIO, specie dai 50 anni

La Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO) raccomanda uno screening con tonometria almeno ogni due anni per adulti sopra i 40 anni, con cadenza annuale per soggetti con familiarità o fattori predisponenti.

Quando rivolgersi allo specialista

È consigliabile rivolgersi a un oculista qualificato al manifestarsi di uno o più sintomi sospetti, o in presenza di condizioni mediche note che possono influenzare la salute oculare. Anche in assenza di sintomi, effettuare controlli preventivi è fondamentale.

Un intervento tempestivo può rallentare o arrestare la progressione verso patologie più gravi, proteggendo così la qualità della visione e, di conseguenza, la qualità della vita quotidiana — dall’autonomia nella lettura alla sicurezza nei movimenti.

Una visione protetta parte dalla prevenzione

Controllare regolarmente la pressione oculare, riconoscere i segnali e intervenire con le opportune soluzioni terapeutiche rappresenta una strategia chiave per la tutela della vista, soprattutto nella popolazione adulta. Conoscere il proprio valore pressorio oculare e monitorarne l’andamento nel tempo può davvero fare la differenza.

Adottare uno stile di vita sano, mantenere un rapporto costante con l’oculista e non trascurare sintomi anche minimi sono le armi migliori per preservare il benessere degli occhi e ridurre il rischio di danni permanenti.