Cos’è il laser per pressione oculare e perché viene usato

Il laser per pressione oculare rappresenta oggi uno degli strumenti clinici più efficaci per il trattamento di alcune forme di glaucoma. Il suo obiettivo principale è ridurre la pressione intraoculare, uno dei maggiori fattori di rischio per il danno al nervo ottico e la perdita progressiva della vista. Questo tipo di trattamento viene utilizzato principalmente per i pazienti che presentano una pressione oculare non controllata con la sola terapia farmacologica o per ridurre la necessità di farmaci a lungo termine.

La pressione all’interno dell’occhio, chiamata anche pressione intraoculare (IOP), è regolata dal bilancio tra produzione e deflusso dell’umore acqueo. Quando questo meccanismo si inceppa, la IOP aumenta e diventa necessario un intervento medico. Il laser, in questo contesto, offre un approccio mirato e meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale.

Tipologie di trattamento laser per il glaucoma

Esistono varie tecniche laser impiegate per abbassare la pressione oculare, ognuna con indicazioni precise che dipendono dal tipo di glaucoma e dalle condizioni generali del paziente. Le più comuni includono:

  • Trabeculoplastica laser selettiva (SLT): è attualmente il trattamento laser più utilizzato per il glaucoma ad angolo aperto. Agisce stimolando il trabecolato, una struttura deputata al drenaggio dell’umore acqueo, migliorando così il deflusso dei fluidi oculari.
  • Iridotomia laser: impiegata soprattutto nei casi di glaucoma ad angolo chiuso o per prevenirlo nei soggetti a rischio, crea un piccolo foro nell’iride per facilitare il passaggio dell’umore acqueo.
  • Ciclofotocoagulazione laser (CPC): più invasiva, viene riservata a casi avanzati dove altri trattamenti hanno fallito. Utilizza il laser per ridurre la produzione di umore acqueo a livello del corpo ciliare.

Secondo una revisione pubblicata sul sito del National Center for Biotechnology Information, la trabeculoplastica laser selettiva (SLT) è efficace nel ridurre la IOP in circa il 70-80% dei casi nel primo anno dopo il trattamento.

Quando considerare il laser come opzione terapeutica

Il laser per pressione oculare può essere proposto dal medico oculista in diverse circostanze. I fattori che guidano la decisione includono:

  1. Inefficacia dei colliri antiglaucoma: in pazienti che, nonostante l’assunzione regolare di terapia farmacologica, mantengono una pressione oculare elevata.
  2. Intolleranza o effetti collaterali ai farmaci: come bruciore, arrossamento, variazioni del battito cardiaco.
  3. Difficoltà nel seguire trattamenti continuativi: per esempio in anziani soli o persone con limitazioni motorie o cognitive.

In alcuni casi, l’SLT può anche essere usata come prima linea terapeutica, senza passare dai colliri. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet, l’SLT ha mostrato risultati comparabili ai farmaci nel controllare la IOP nei pazienti con glaucoma iniziale, con un rischio minore di effetti avversi sistemici.

Preparazione, procedura e tempi di recupero

Il trattamento laser per pressione oculare viene generalmente effettuato in ambulatorio e non richiede anestesia generale. Il paziente assume un collirio anestetico locale e, se necessario, un farmaco per ridurre temporaneamente la pressione prima della seduta. La durata dell’intervento varia tra 10 e 30 minuti a seconda della tecnica utilizzata.

Durante la procedura, il paziente siede fronte a un dispositivo simile a una lampada a fessura. Il medico applica una lente a contatto speciale sull’occhio e utilizza il laser per eseguire le micro-modifiche necessarie. Il disagio è minimo. Dopo l’intervento, potrebbe avvertirsi un leggero fastidio all’occhio, visioni offuscate temporanee o occhio rosso per qualche giorno, ma raramente si hanno complicazioni gravi.

Il recupero visivo è solitamente rapido. La maggior parte delle persone può riprendere le attività quotidiane leggere già il giorno dopo. Tuttavia, è importante rispettare le istruzioni post-operatorie del medico, che può includere il monitoraggio pressorio e, in alcuni casi, l’uso continuativo di colliri per stabilizzare i risultati.

Risultati attesi e follow-up

Gli effetti del laser sulla pressione oculare possono variare da individuo a individuo e dipendono da numerosi fattori, tra cui tipo di glaucoma, età, anatomia oculare e risposta individuale al trattamento. In media, la pressione oculare si riduce del 20-30% rispetto ai valori basali, con una durata dell’effetto variabile tra 1 e 5 anni.

In alcuni pazienti, sarà necessario ripetere la procedura nel tempo. Il laser non cura il glaucoma in senso definitivo, ma rappresenta una strategia valida per rallentarne la progressione. Per mantenere il risultato, è fondamentale sottoporsi a controlli regolari con misurazione della pressione oculare, valutazione del campo visivo e della testa del nervo ottico.

Un attento monitoraggio aiuta anche a individuare eventuali segni di visione ridotto o modifiche nel campo visivo, che potrebbero indicare un innalzamento della pressione o una progressione della patologia.

Vantaggi e limiti del trattamento laser

Il laser per pressione oculare rappresenta una scelta equilibrata tra efficacia e minima invasività. Tra i vantaggi principali si possono elencare:

• Rapidità: il trattamento è breve e ambulatoriale.
• Sicurezza: il rischio di complicanze è molto basso.
• Efficacia: soprattutto nel glaucoma ad angolo aperto, offre una riduzione significativa della pressione.
• Possibilità di ripetizione: tecniche come l’SLT possono essere eseguite più volte, se necessario.

Tuttavia, è importante anche essere consapevoli dei limiti:

• Effetto non permanente: la IOP può aumentare di nuovo nel tempo.
• Risposta variabile: non tutti i pazienti ottengono lo stesso beneficio.
• Necessità di follow-up continuo: anche dopo il laser, la malattia richiede una gestione attiva.

Laser e qualità della vita: un impatto concreto

Per molti pazienti adulti con glaucoma, il laser per pressione oculare rappresenta un’opportunità per semplificare la gestione quotidiana della malattia. Ridurre o eliminare l’uso dei colliri significa meno preoccupazioni, maggior aderenza terapeutica e un miglioramento del benessere psicologico.

In chi ha difficoltà motorie, cognitive o sociali nel seguire una terapia quotidiana, il laser può fare la differenza tra mantenere o perdere autonomia. Inoltre, evitare i tipici effetti collaterali dei farmaci — come bruciore agli occhi, stanchezza o alterazioni della frequenza cardiaca — migliora sensibilmente la qualità della vita.

Per valutare se il laser sia indicato, è fondamentale discutere con uno specialista in oftalmologia, che analizzerà i parametri oculari, la progressione della malattia e le preferenze personali del paziente. Non si tratta di una scelta standardizzata, ma di una decisione clinica personalizzata.

Fonti di approfondimento

Per ulteriori informazioni indipendenti e aggiornate, è possibile consultare le seguenti risorse autorevoli:

Glaucoma Research Foundation – Laser Treatment. National Institutes of Health – Current role of laser trabeculoplasty in glaucoma.

Considerare il laser per la pressione oculare è oggi un’opzione riconosciuta, efficace e sempre più centralizzata nei protocolli terapeutici del glaucoma, con un profilo di sicurezza elevato e benefici tangibili per la vita quotidiana dei pazienti adulti.