Pressione oculare e glaucoma: perché è importante intervenire
La pressione oculare elevata è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma, una malattia che può causare danni irreversibili al nervo ottico. Quando i trattamenti farmacologici non sono più sufficienti o il paziente non li tollera, il laser per pressione oculare può rappresentare un’opzione efficace e sicura. Questo approccio viene utilizzato con successo da anni nei centri specializzati, anche in Italia, e consente di ridurre la pressione intraoculare evitando, in molti casi, la necessità di interventi chirurgici più invasivi.
Per persone adulte che già convivono con problemi visivi, come visione appannata o ridotto campo visivo, è centrale mantenere sotto controllo la pressione endoculare per rallentare la progressione del glaucoma e preservare la qualità della vista residua.
Come agisce il laser per la riduzione della pressione oculare
Il trattamento laser non è un’unica procedura standard, ma comprende diverse tecniche che variano in base alla tipologia di glaucoma e alla risposta del paziente. In Italia, le due forme più comuni di terapia laser per la pressione oculare sono:
- Trabeculoplastica laser selettiva (SLT): indicata soprattutto nel glaucoma ad angolo aperto. Stimola il trabecolato a migliorare il deflusso dell’umore acqueo, contribuendo così a ridurre la pressione intraoculare.
- Iridotomia periferica laser: utilizzata nei casi di glaucoma ad angolo stretto o chiuso. Consente di creare un piccolo foro nell’iride, favorendo una migliore circolazione dell’umore acqueo tra camera posteriore e anteriore.
Entrambe le procedure si eseguono in ambulatorio, durano pochi minuti e non richiedono ricovero o anestesia generale. Il paziente può tornare a casa il giorno stesso, con indicazioni specifiche sulla gestione post-operatoria.
Quando il laser è consigliato per abbassare la pressione oculare
Ogni programma terapeutico deve essere personalizzato. Il trattamento con laser viene generalmente suggerito nei seguenti casi:
- Pazienti con diagnosi iniziale di glaucoma che non riescono o non vogliono seguire cure farmacologiche continuative.
- Soggetti in cui le gocce oculari risultano inefficaci o provocano effetti collaterali sistemici o locali (come occhi rossi persistenti o fastidio oculare).
- Pazienti con glaucoma ad angolo stretto, per prevenire chiusure acute dell’angolo.
In alcuni casi, il trattamento laser può essere il primo approccio terapeutico, come rilevato anche da recenti linee guida pubblicate dal American Academy of Ophthalmology che conferma l’efficacia della trabeculoplastica come prima linea nel glaucoma ad angolo aperto.
Benefici e limiti della terapia laser
Uno dei vantaggi principali del laser per abbassare la pressione è la sua efficacia non invasiva. Nella maggior parte dei pazienti trattati con SLT si osserva una riduzione della pressione endoculare del 20-30% entro poche settimane, come documentato in vari studi clinici pubblicati su Clinical Ophthalmology.
Altri benefici includono:
Non richiede incisioni chirurgiche né anestesia generale. Tasso di complicanze molto basso rispetto a interventi tradizionali. Riduzione della dipendenza da colliri antipertensivi oculari a lungo termine.
Tuttavia, non è una soluzione definitiva. In alcuni pazienti, l’effetto del laser può attenuarsi nel tempo e può essere necessario ripetere il trattamento o passare ad altre strategie (ad esempio chirurgia filtrante). Inoltre, il laser non è adatto a tutte le forme di glaucoma: la valutazione dello specialista è essenziale per definire l’appropriatezza della procedura.
Come si svolge una seduta di laser per pressione oculare
La procedura si svolge in ambulatorio. Dopo l’applicazione di un collirio anestetico locale, viene posizionata una lente a contatto speciale sull’occhio del paziente. Il medico effettua una serie di impulsi laser mirati alla zona di lavoro. Il numero e l’intensità degli impulsi dipenderà dal tipo di trattamento eseguito: nel caso della SLT, in genere si effettuano 50–100 micro-impulsi distribuiti su 180° o 360° del trabecolato.
La seduta dura tra i 5 e i 15 minuti per occhio e, in genere, il recupero è rapido: molti pazienti tornano alla loro normale routine già il giorno successivo, seguendo alcune precauzioni quali evitare sforzi intensi o l’esposizione diretta a luce molto forte.
Cosa aspettarsi dopo il trattamento
Dopo la procedura laser, può verificarsi un aumento transitorio della pressione oculare, per questo il paziente viene monitorato per alcune ore. È frequente un lieve fastidio, senso di corpo estraneo o lacrimazione aumentata nel primo giorno. Il medico può prescrivere un collirio antinfiammatorio per alcuni giorni.
I risultati del laser iniziano a mostrarsi dopo circa una settimana, con un calo graduale della pressione oculare. I benefici possono durare da 1 a 5 anni, ma questo dipende dalla risposta individuale del paziente e dalla gravità del glaucoma.
Negli adulti che già presentano segni di visione ridotta, ogni punto di pressione mantenuto sotto controllo è cruciale per rallentare la progressione dei danni al nervo ottico e mantenere l’autonomia visiva residua più a lungo. Questo è particolarmente importante per coloro che vivono soli o svolgono ancora attività quotidiane in autonomia.
Laser e prevenzione: quanto può incidere realmente?
Rispettare le visite di controllo da parte dell’oculista e intervenire precocemente nei casi di ipertensione oculare non ancora evoluta in glaucoma può offrire risultati significativi. Secondo il rapporto Prevent Blindness America, il 50% dei soggetti con glaucoma non sa di averlo. Un trattamento tempestivo, incluso l’utilizzo del laser, può trasformare radicalmente la gestione della malattia.
Va precisato che il laser non può restituire la vista perduta, ma può essere determinante per proteggere ciò che resta della funzione visiva. Per questa ragione, in chi ha già subito una riduzione del campo visivo, ritardare il trattamento può comportare l’aggravamento irreversibile della condizione.
Il monitoraggio regolare con tonometria (misurazione della pressione interna), esami del campo visivo e OCT del nervo ottico sono fondamentali per decidere se e quando ricorrere al laser.
Considerazioni finali: è il laser la scelta giusta per te?
Il trattamento laser per la pressione oculare rappresenta una risorsa importante nella lotta contro il glaucoma. È sicuro, ambulatoriale, ripetibile, e consente di ridurre la necessità di farmaci collirio a lungo termine o interventi maggiori.
La valutazione dell’idoneità viene fatta da uno specialista in oftalmologia sulla base della pressione oculare attuale, dei danni al nervo ottico e della storia clinica del paziente. Se sei una persona adulta con problemi visivi cronici, non sottovalutare l’opportunità di chiedere informazioni aggiornate sulla disponibilità della trabeculoplastica o della iridotomia laser nel tuo centro di riferimento.
Investire nella gestione precoce della pressione intraoculare con tecnologie non invasive è oggi più che mai una scelta valida per mantenere, nei limiti del possibile, l’autonomia visiva e la qualità della vita.