Quando il dolore all’occhio è un campanello d’allarme
Il dolore occhio è un sintomo spesso sottovalutato, ma non sempre si tratta di un semplice fastidio temporaneo. In alcuni casi può indicare condizioni che richiedono attenzione immediata, soprattutto per chi ha già problemi visivi. Il dolore può essere localizzato in superficie o all’interno dell’occhio stesso, continuo o intermittente, lieve o intenso. Riconoscere la natura del dolore è fondamentale per intervenire correttamente.
Molte persone adulte con disturbi visivi cronici tendono ad attribuire ogni nuovo fastidio alla propria condizione preesistente. Tuttavia, un nuovo dolore o una variazione del dolore abituale dovrebbe sempre spingere a una valutazione attenta. In particolare, chi ha familiarità con il glaucoma o ha subito traumi oculari in passato, è più esposto a sintomi che meritano indagini specialistiche tempestive.
Tipi di dolore all’occhio e loro possibili cause
Il dolore oculare si distingue in due categorie principali: dolore superficiale e dolore profondo. Questa distinzione aiuta a orientare la diagnosi verso cause più probabili.
Dolore superficiale: una causa spesso benigna
Tra le cause più comuni di dolore oculare superficiale vi sono:
- Corpi estranei come polvere, ciglia o sabbia
- Secchezza oculare cronica, tipica negli adulti sopra i 60 anni
- Congiuntiviti virali o batteriche
- Utilizzo errato di lenti a contatto
- Traumi oculari lievi, come graffi alla cornea
Questi disturbi si presentano con dolore localizzato alla superficie dell’occhio, sensazione di corpo estraneo, arrossamento, lacrimazione e in alcuni casi fotofobia. Sebbene più comuni, vanno comunque monitorati: una semplice abrasione corneale, se non trattata, può degenerare in infezione.
Dolore profondo: attenzione a patologie più gravi
Il dolore che coinvolge strutture interne come il nervo ottico o l’iride è spesso più pericoloso. Tra le cause principali:
- Uveite: infiammazione della tunica vascolare dell’occhio. Può causare dolore, fotofobia intensa e riduzione della vista.
- Glaucoma acuto ad angolo chiuso: condizione emergenziale. Dolore intenso, nausea, visione offuscata e occhi duri al tatto.
- Neurite ottica: può essere associata a sclerosi multipla e porta a dolore nei movimenti oculari con calo visivo repentino.
- Cellulite orbitale: infezione batterica dei tessuti attorno all’occhio, più frequente nei bambini, ma possibile anche negli adulti immunodepressi.
Queste situazioni richiedono una diagnosi tempestiva e, spesso, il ricovero ospedaliero per evitare danni irreversibili al nervo ottico o alla vista.
Sintomi associati: quando non trascurare il dolore
Il dolore oculare, se isolato, può essere benigno. Ma la presenza di sintomi associati può indicare una condizione più seria. Presta attenzione nei seguenti casi:
Calore oculare e rigonfiamento delle palpebre. Offuscamento improvviso della vista. Comparsa di aloni colorati attorno alle luci. Nausea o vomito associati a dolore oftalmico. Movimenti oculari dolorosi e difficoltosi.
In particolare, se il dolore insorge improvvisamente ed è intenso, o se coinvolge un solo occhio senza causa evidente, è consigliabile rivolgersi immediatamente a un centro oculistico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ribadisce l’importanza della diagnosi precoce nei disturbi oculari per prevenire cecità evitabile.
Chi è più a rischio: fattori da considerare dopo i 50 anni
Con l’invecchiamento, diventiamo più vulnerabili a patologie oculari. Alcuni fattori aumentano la probabilità che il dolore all’occhio sia spia di una problematica seria:
1. Glaucoma già diagnosticato: il dolore può indicare un’alterazione acuta della pressione intraoculare.
2. Diabete: chi soffre di diabete ha un rischio aumentato di retinopatia diabetica e infezioni oculari.
3. Ipertensione: può danneggiare vasi del fondo oculare e associarsi a mal di testa e dolore orbitario.
4. Uso cronico di farmaci: cortisonici, anticoagulanti o farmaci anticolinergici possono alterare la risposta oculare al dolore.
5. Traumi pregressi all’occhio: aumentano la sensibilità delle strutture interne e la probabilità di complicanze.
In questi soggetti, anche un dolore lieve dovrebbe essere valutato da uno specialista. Il sito dell’American Academy of Ophthalmology offre utili informazioni aggiornate su come interpretare i segnali oculari in contesti di fragilità visiva.
Esami diagnostici per valutare il dolore all’occhio
Il medico oculista può adottare diverse tecniche per individuare la causa del dolore oculare, in base ai sintomi riferiti e all’esame obiettivo:
Tonometria per misurare la pressione intraoculare. Lampada a fessura per controllare la cornea e la camera anteriore. Oftalmoscopia per valutare retina e nervo ottico. Topografia corneale per escludere deformazioni strutturali. Analisi lacrimale in caso di secchezza oculare severa.
Nei casi più complessi può rendersi necessario anche un esame RMN orbitale o una visita neurologica, specialmente se il dolore coinvolge la zona cigliata o retrobulbare.
Dolore all’occhio e qualità della vita: gestire l’impatto quotidiano
Il dolore agli occhi, anche se non dovuto a condizioni gravi, può compromettere in maniera significativa la vita quotidiana. Può interferire con la lettura, l’uso di dispositivi digitali, la guida, l’attività lavorativa e il riposo. Nei soggetti anziani o con bassa vista preesistente, questo dolore può aumentare il rischio di isolamento sociale e perdita dell’autonomia.
È quindi utile adottare strategie preventive, specialmente in caso di predisposizione:
Usare regolarmente lacrime artificiali per mantenere idratata la superficie oculare. Proteggere gli occhi da polvere, vento e luce intensa, specie in ambienti esterni. Effettuare controlli periodici almeno una volta l’anno, anche in assenza di sintomi. Seguire correttamente eventuali terapie prescritte per patologie oculari croniche.
Nei casi di dolore intermittente o cronico, può essere utile un diario dei sintomi per monitorare la frequenza, l’intensità e i fattori scatenanti, da condividere poi con l’oculista.
Quando rivolgersi con urgenza all’oculista
Esistono condizioni in cui il dolore all’occhio non deve mai essere trascurato. Ecco i segnali di allarme che richiedono una visita urgente:
Comparsa improvvisa di dolore severo con visione offuscata. Perdita parziale o totale della vista in uno o entrambi gli occhi. Presenza di secrezioni purulente o rigonfiamento orbitale. Febbre elevata in associazione a dolore oculare. Associazione con trauma o esposizione a sostanze chimiche.
In tutti questi casi, l’intervento tempestivo è fondamentale per preservare la funzione visiva.
Monitorare e proteggere la vista nel lungo periodo
Il dolore all’occhio non è un sintomo da banalizzare. Riconoscere i segnali giusti, sapere quando intervenire e instaurare una buona routine di prevenzione visiva può fare la differenza. Per le persone adulte con fragilità visiva, restare informati è il primo passo per prevenire complicanze gravi.
Affidarsi a professionisti formati, mantenere aggiornato lo stato di salute generale e segnalare ogni cambiamento sensoriale rappresentano una pratica di responsabilità personale e sanitaria.
Infine, la collaborazione tra medico di base, oculista e optometrista può garantire una presa in carico completa e coerente, personalizzata sulle condizioni e sull’età del paziente.